Il co-packing, un importante servizio a valore aggiunto
Spesso si sente parlare di co-packing legato al confezionamento industriale. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Co-packing: definizione
Per co-packing si intendono le differenti rilavorazioni possibili di un prodotto che, a partire dall’unità di prodotto chiuso da un imballaggio primario e sigillato ne modifica l’aspetto esterno, attraverso l’utilizzo di un imballaggio secondario o di una parte di esso. Si tratta di un’attività ampiamente impiegata nella gestione dei beni di largo consumo, come per esempio nel confezionamento alimentare. Il termine copacking include la filmatura di un prodotto così come l’etichettatura, il cambio di formato o di assortimento, il kitting e gli espositori su cui questi prodotti verranno esposti, fino all’accezione più specifica che coinvolge anche la peso-prezzatura.
Un valore aggiunto
L’obiettivo principale del copacking è quello di conquistare il consumatore accompagnandolo nell’acquisto e spronandolo a scegliere quel dato prodotto rispetto a un altro. L’appetibilità del prodotto aumenta grazie all’utilizzo di accessori quali etichette, bande adesive, confezioni secondarie o espositori/display che tendono appunto a sollecitare la curiosità e la scelta da parte del consumatore. La tendenza ormai consolidata di studiare le abitudini di consumo e le aspettative dei responsabili di acquisto permette alle aziende di avere uno scenario dei desiderata del consumatore finale. I risultati di tali indagini vengono poi tenuti in considerazione nel concepimento di nuovi prodotti o nel lancio di promozioni. Tra i settori maggiormente attenti al tema, troviamo il settore agro-alimentare, che cura nei dettagli l’imballaggio e il confezionamento degli alimenti. La personalizzazione del prodotto finale, pertanto, dà un valore aggiunto estremamente importante per sostenere le vendite.
Co-packing: in quale momento è più efficiente?
Il co-packing può essere applicato in tre diversi momenti della vita utile di un prodotto:
in linea di produzione, non necessariamente integrata, nello stabilimento di produzione;
presso un copacker, azienda che ha fatto della sua expertise di confezionamento il proprio core-business;
presso l’operatore logistico.
La scelta di effettuare l’attività di co-packing presso il magazzino dell’operatore logistico permette di effettuare la personalizzazione del prodotto nell’ultimo lasso di tempo utile prima che il prodotto venga esposto a scaffale. Questo tempismo risulta strategico soprattutto nel settore del fresco, in cui la ridotta shelf-life del prodotto richiede una puntuale ottimizzazione dei flussi rivolti al network distributivo.
Il co-packing in STEF
La collaborazione tra STEF e i propri clienti è di fondamentale importanza per ottimizzare ed integrare al meglio ogni fase e ogni aspetto della supply chain. Proprio per questa ragione, tra i vari servizi a valore aggiuntoofferti alla propria clientela, STEF si occupa anche dell’attività di co-packing per quei clienti che hanno fatto la scelta di affidare l’attività di rilavorazione al proprio operatore logistico. Le attività già esistenti presso i depositi STEF sono molteplici: dall’etichettatura al cambio formato, dalla filmatura al multipack passando per il kitting e gli espositori destinati ai punti vendita fino alla peso-prezzatura e alla stampa lotto e/o data. Le competenze e il know-how di STEF permettono di supportare il cliente nella definizione delle procedure legate alla qualità nel rispetto delle normative e delle certificazioni necessarie, nonché nella scelta dei materiali opportuni o del formato di rilavorazione più idoneo in funzione delle necessità. Seguendo schede tecniche e procedure condivise con i propri clienti, STEF svolgerà l’attività di copacking e mediante il trasporto agroalimentare consegnerà alla grande distribuzione un prodotto finito che verrà esposto con lo scopo di attrarre la clientela, sia che si tratti di una campagna promozionale o del lancio di una nuova merceologia.